L’industria italiana del caffè è un settore di grande rilievo sia a livello nazionale che internazionale. In Italia, circa mille aziende operano nel settore del caffè, distribuite su tutte le regioni della penisola.
Queste realtà impiegano direttamente circa 7.000 addetti e generano un giro d’affari di circa 5 miliardi di euro nel 2022. Di questi, 2,2 miliardi di euro derivano dalle vendite all’esportazione e 2,8 miliardi di euro dalle vendite sul mercato interno: il totale di caffè torrefatto da trasformare in bevande calde può essere stimato per il 2022 intorno ai 231 milioni di kg, con un progresso di ca. il 3% sul 2021 (Fonte: Annuario Coffitalia).
In questo scenario quali sono le modalità di vendita prevalenti? Tentata vendita o prevendita?
Non esiste una risposta univoca: dipende dal processo e dal modello distributivo che caratterizza la specifica azienda che produce e distribuisce caffè.
Dalla nostra esperienza con numerosi clienti che operano in questo settore in Italia e in generale nel Sud Europa è molto diffuso il modello della tentata vendita che si completa e si integra con quello della prevendita e dello store accounting.
La transizione verso la tentata vendita moderna nel mondo del caffè apre una serie di scenari interessanti e vantaggiosi per le aziende del settore. Vediamo alcune delle principali caratteristiche e benefici:
In sintesi, la tentata vendita moderna offre un processo di vendita più veloce, grazie alla comunicazione in tempo reale tra azienda, forza vendita e retail, e una riduzione dei tempi di gestione richiesti per le operazioni dal cliente e in chiusura giro.
Tra le aziende che collaborano con Aton per digitalizzare e ottimizzare i processi di vendita nel caffè, vi consiglio di leggere l’esperienza di Caffè Vergnano e Segafredo.