Dopo alcuni mesi di pausa per ricaricare le energie, abbiamo finalmente ripreso la nostra partecipazione alle conferenze, e l’abbiamo fatto con grande entusiasmo: il 18 e il 19 maggio si è svolta la decima edizione della conferenza Spring I/O a Barcellona. Questo evento rappresenta il più grande raduno in Europa per sviluppatori, esperti e appassionati del framework Spring provenienti da tutto il mondo, desiderosi di condividere conoscenze, esperienze e best practice nell’ambito dello sviluppo.
Kliment ed io abbiamo avuto il privilegio di partecipare attivamente all’evento, essendo tra i più di 70 speaker che hanno preso la parola. La portata dell’evento si evince anche dai numeri: 1200 partecipanti (l’evento è andato sold-out) ed una decina di sponsor.
Seguendo diversi dei talk presentati, siamo stati confortati dal trovare molte conferme che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta. Oltre ad avere facile accesso, attraverso l’evoluzione del framework Spring, a tutte le innovazioni che stanno per rivoluzionare l’ecosistema Java (Virtual Threads, esecuzione nativa, compilazione direttamente verso container Docker, pausa e riavvio di una JVM), abbiamo toccato con mano la solidità dello strumento e quanto vasto sia il supporto che gode nella comunità tecnica. La provenienza dei partecipanti era la più varia: grandissime multinazionali, aziende medie come la nostra e piccole startup; partecipanti europei dell’ovest e dell’est, ma anche da India, Canada e Stati Uniti.
Nei prossimi mesi andremo a collocare nella nostra roadmap tecnica molte delle cose che abbiamo visto, come per esempio:
Quando abbiamo pensato a raccontare ad altri il modo di lavorare attorno al quale avevamo organizzato lo sviluppo, lo abbiamo pensato prima di tutto come un esercizio di riflessione sul nostro metodo, e come una opportunità per mettere Aton sulla mappa delle aziende che producono usando standard e tecniche innovative.
Il ritorno che abbiamo avuto dalla DevFest prima, e dall’incontro con i colleghi del MUG dopo ci ha portato a pensare che la nostra storia avrebbe potuto suscitare interesse anche in confini più ampi; da qui è nata l’idea di proporla ad alcune conferenze internazionali.
L’essere invitati a Barcellona, ad un evento della dimensione dello Spring I/O, è stata una piacevole ma comunque grande sorpresa (oltre che un notevole impegno). Abbiamo potuto verificare così che le tematiche che abbiamo affrontato sono sentite da molti, ed il modo in cui abbiamo risolto i nostri problemi è osservato da tanti che hanno problemi simili, o che ne hanno di diversi e vogliono comunque confrontarsi con situazioni differenti.
Le molte domande al termine della nostra presentazione ci hanno indicato come da un lato abbiamo davvero proposto un caso di studio interessante, dall’altro chi ci ha ascoltato lo ha fatto con attenzione e con l’intenzione di portarsi a casa delle idee su cui lavorare.
Eventi di questo tipo sono un’ottima occasione per conoscere nuove persone dell’ambiente ma soprattutto permettono di ritrovare speaker già incontrati in eventi precedenti. Inoltre, sono l’occasione per fare incontri casuali ma incredibilmente utili, come per esempio quello con Christophe Bornet, uno dei co-fondatori del progetto open-source OpenApi Generator, il principale strumento del nostro processo di sviluppo. Discutendo con lui abbiamo verificato come il nostro approccio sia corretto e il nostro invito a personalizzarsi in proprio il generatore sia allineato con gli obiettivi del progetto. È stato molto interessante poter condividere le impressioni e confrontarsi dal lato nostro di utilizzatori con quello loro da autori.
Di ritorno da Barcellona ci portiamo prima di tutto un po’ di tranquillità: l’intervento funziona, è apprezzato e riusciamo a presentarlo efficacemente; siamo pronti per la prossima presentazione alla JCON OpenBlend Slovenia, a Portorose la prossima settimana.
Siamo anche pronti a rispondere alle domande (anche se quella che ci aspettavamo non è ancora arrivata 😁).
Ci portiamo inoltre una rinnovata convinzione di essere sulla strada giusta: investire sul processo di sviluppo, e lavorare al suo miglioramento come abbiamo fatto è efficace, tutta l’industria si muove in questa direzione, e abbiamo scelto gli strumenti giusti.