La Social Innovation intesa come creazione di valore nel lungo periodo, per tanti (collaboratori, clienti, fornitori, ambiente, territorio e società, …) è il tema chiave dello Strategy Innovation Forum, che si è tenuto dal 25 al 27 ottobre a Venezia nel Campus Economico di San Giobbe.
Va ad impattare sul modello di business: si riferisce infatti ad un approccio “win win” dove la sostenibilità implica il cambiamento del modo di produrre dell’impresa stessa.
Nella giornata di apertura dell’evento, giovedì 25 ottobre, molte imprese venete sono state chiamate a riflettere e a confrontarsi sull’importanza del ruolo che rivestono all’interno della società: sono stati presentati infatti i risultati della ricerca condotta dalle Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli Studi di Padova, Università degli Studi di Verona nell’ambito dell’iniziativa “Responsabilmente – Promuovere l’Innovazione Sociale” che ha analizzato l’impatto delle strategie sociali sui modelli di business e sugli indicatori economico-finanziari delle imprese venete selezionate. Significativi i numeri della ricerca, che non ha precedenti in Italia su questo tema per numero di aziende coinvolte: 3.500 aziende contattate, 1.000 aziende interessate, 280 aziende intervistate fisicamente, 50 intervistate digitalmente.
Anche Aton ha partecipato a questa iniziativa, che ci ha portato a riflettere su tutte quelle azioni di innovazione sociale che hanno ripercussioni in termini di Environment (Ambiente), Social (Comunità territoriale) e Governance (Workplace e organizzazione aziendale), sull’impatto di tali azioni sul nostro modello di business, modello di profitto e modello organizzativo e sul ritorno nel tempo di tali azioni.
È stato bello vederci citati come esempio di azienda che ha fatto propri i concetti legati alla responsabilità sociale nella mission e nella vision, a dimostrazione che certe azioni, atteggiamenti, valori fanno parte del DNA di Aton e degli atonpeople e sono vissuti nel quotidiano. L’ambito in cui spiccano le nostre azioni è quello della governance intesa soprattutto come workplace: dalle azioni sul clima e sull’organizzazione aziendale, alla formazione, alla conciliazione vita privata/lavoro attraverso lo smart working.
La sfida ora è rendere sempre più questa responsabilità sociale un’innovazione sociale strategica in grado di creare valore per tutto l’ecosistema degli stakeholder.