Lo scorso 18 settembre abbiamo illustrato alla Rome Future Week le strategie e le soluzioni per garantire alle aziende un business più digitale, sostenibile e competitivo: un evento dedicato al futuro, promosso dall’Assessorato alle Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma capitale che nella passata edizione ha visto la partecipazione di oltre 30.000 persone, grazie a 380 eventi in presenza e una massiccia interazione digitale con 70.000 utenti coinvolti e più di sette milioni di visualizzazioni sui social media.
Durante l’evento “Equity Diversity and Inclusion – I vantaggi del business virtuoso”, ideato e realizzato da Side by Side e Sinkronie | Happy to Business, in collaborazione con Inclusione Donna e LUISS University Press, ci è stato chiesto di presentare il nostro modello di gestione dell’inclusione in azienda.
Come Società Benefit e B Corp abbiamo avviato l’iter per raggiungere la parità di genere e operiamo anche nell’inclusione generazionale, culturale e relativa ai processi di assunzione.
Sul fronte della parità di genere, oggi il 45,5% degli atonpeople sono donne (111 su 244 collaboratori totali): ci impegniamo a promuovere l’empowerment femminile attraverso
Essere inclusivi significa accogliere culture diverse favorendo lo scambio e l’arricchimento reciproco: oggi in Aton sono presenti 17 nazionalità.
È fondamentale anche il confronto tra generazioni diverse: la relazione quotidiana tra boomers (3%), generazione X (25%), millenials (55%), generazione Z (17%) aiuta la crescita e favorisce lo scambio di esperienze e punti di vista.
Peraltro, quest’estate abbiamo partecipato ad un progetto dell’Università di Padova in collaborazione con UNISMART, denominato C_Lab Veneto, (Contamination Lab Veneto) in cui un team di sette ragazzi della Gen Z ha identificato gli aspetti che qualificano un eccellente posto di lavoro per le nuove generazioni.
Non solo, a giugno abbiamo concluso con successo la seconda edizione di .atonAcademy, il percorso formativo online, aperto a tutti e completamente gratuito, dedicato alla crescita delle nuove generazioni di innovatori digitali, offrendo ai partecipanti più meritevoli l’opportunità di ricevere un’offerta di lavoro.
Il progetto si ispira al modello rinascimentale della bottega, in cui i garzoni lavoravano a stretto contatto con maestri d’arte come Verrocchio, Raffaello, Botticelli e Leonardo. Cinquecento anni dopo abbiamo voluto portare la tradizione all’interno del mondo digitale, ospitando generazioni diverse per sviluppare insieme ai “maestri d’arte tecnologica” le loro capacità e offrire una combinazione unica di formazione, esperienza in azienda e opportunità di assunzione. Tutto questo avviene in maniera flessibile, meritocratica e da remoto, indipendentemente da genere, età, area geografica di provenienza.
Resta sintonizzato per scoprire le prossime evoluzioni su questi temi!