Voglio iniziare questo articolo con un bel fuori tema per rompere un po’ il ghiaccio.
Molte delle persone che mi conoscono veramente sanno che sono una persona tendenzialmente timida, riservata, che cerca di non esporsi troppo. Oggi però voglio andare controcorrente e cercare di trasmetterti un’esperienza che sto vivendo negli ultimi anni, che mi ha cambiato profondamente.
La storia che ti voglio raccontare oggi inizia nel Giugno 2022 quando, nel pieno post pandemia, ho deciso di prendermi una vacanza. Volevo approfittarne per andare all’estero e magari visitare una grande città europea. La scelta è ricaduta su Barcellona, il capoluogo catalano che oltre ad essere una meta ambita da molti italiani per le loro vacanze è anche la città dove un mio caro amico ed ex-collega universitario ha deciso di trasferirsi dopo la laurea.
Preparo valigia, prenoto l’alloggio e si parte per questa nuova avventura!
Durante il mio (breve) soggiorno il mio amico mi fa da guida turistica, dandomi alcune dritte e mostrandomi tutte le parti migliori della città. Quello che trovo, oltre ai monumenti e luoghi caratteristici, è un’atmosfera, una dinamicità e un caos che, nel mio piccolo paesino del Veneto di 7.000 anime, non avevo ancora avuto modo di sperimentare.
Però il tempo vola… è già passata una settimana, ed è il momento per me di fare la valigia e tornare alla cara vecchia vita in pianura padana. Sono già in aereo, posto finestrino, vedo la città abbassarsi sotto le ali dell’aereo e penso “Tornerò!”.
Mi ero rapidamente innamorato di Barcellona, e ben presto sento che lavorare in smart working dal piccolo paesino del Veneto non mi basta più.
Titubante, chiedo al team di risorse umane della mia azienda se sia possibile trasferirmi e fare remote working: mi danno il via libera, informando anche tutti i miei colleghi della mia decisione.
Infine, a trasformare quel tarlo che avevo nella testa in una concreta opportunità, ci pensa proprio il mio amico (che ringrazio tantissimo) che tramite WhatsApp mi informa che tra qualche mese nel suo appartamento si libera una stanza…
Ho deciso, voglio provare, mi trasferisco a Barcellona!!
É così che, grazie alla mia azienda che mi consente di lavorare completamente da remoto, dal primo ottobre 2022 vivo da nomade digitale in Spagna.
Cosa ho trovato è presto detto:
Ad oggi è già quasi un anno e mezzo che lavoro da remoto, ma da un piccolo appartamentino che sta giusto tra il Park Güell e la Sagrada Familia.
Una enorme opportunità che mi è stata data e che ho affrontato per migliorare me stesso, per fare nuove amicizie e conoscere nuove persone, per esplorare un nuovo ambiente e una nuova cultura, una nuova lingua e soprattutto uscire dalla mia zona di comfort.
Voglio concludere questo articolo con un sentito ringraziamento alla mia azienda, ai miei colleghi e agli amici che mi hanno sostenuto lungo questo viaggio. Senza di loro, non sarei mai stato in grado di realizzare i miei sogni.
E a te, lettore, voglio dire grazie per avermi dedicato il tuo tempo e per aver condiviso con me questa esperienza.