Maggio è tempo di Netcomm Forum, uno dei più grandi eventi italiani dedicato all’e-commerce e alla trasformazione digitale: quest’anno troviamo in agenda anche una serie di eventi, dedicati a Payment & Fintech.
Basta guardare la lista degli sponsor per rendersi conto di quanto il tema dei pagamenti digitali sia sempre più presente: un ambito, questo, in cui l’innovazione è continua.
Ogni anno nasce qualche nuovo servizio inteso a semplificare il più possibile l’esperienza del pagamento, sia per l’utente pagante, sia per il creditore.
Questo settore, inoltre, è in continua crescita: l’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano riporta come in Italia le transazioni con carta abbiano avuto nel 2022 una crescita del +33,6%, con un giro d’affari che nel 2022 ha sfiorato i 400 miliardi (pari al 40% dei consumi).
Al di là dei volumi, sta cambiando il modo di pagare: i pagamenti da smartphone e da dispositivi wearable in negozio crescono di +119% rispetto all’anno precedente.
Notiamo come anche in questo ambito gli strumenti, che da consumatori usiamo quotidianamente nel mercato B2C, come naturale conseguenza vengono poi trasferiti e utilizzati nel mercato B2B.
L’innovazione di cui parlo non si limita ai mezzi fisici con cui si paga, ma riguarda anche e soprattutto i servizi.
Fra i tanti nati in questo periodo, ne cito un paio utili in ambito B2B: i servizi “pay-by-bank” e “pay-by-link“.
Col primo le piattaforme di pagamento cercano di rendere semplice per l’utente pagare direttamente tramite il proprio conto, senza dover cercare l’IBAN del fornitore per fare un bonifico, ma semplicemente autorizzando il pagamento, che ha già in sé i dati utili a identificare cosa l’utente sta pagando.
Anche il servizio pay-by-link è pensato in ottica di semplificazione per l’utente.
Funziona così: chi deve riscuotere il pagamento si collega da un portale, inserisce importo e riferimento al documento e il sistema genera un link che può essere inviato al debitore, anche via e-mail. Questi, cliccando sul link, può pagare con qualsiasi metodo funzioni “online”: sarà sufficiente scegliere la modalità di pagamento, autenticarsi se richiesto e confermare.
Utile in ambito B2B, ad esempio, in caso di sollecito di pagamento di una fattura o in sostituzione ad assegni, o ancora per non dover attendere la fine del mese per ricevere un pagamento.
Ciò che rende interessanti questi sistemi è la loro integrazione con software esistenti: si può in tal modo rendere più fluida l’esperienza dell’utente.
Ok direte voi, ormai si sa che i servizi online si possono integrare facilmente, ma se l’utente vuole pagare con la carta? Qui entra in ballo il concetto di SoftPOS!
Le carte contactless, anche grazie all’accelerazione avuta con la pandemia negli scorsi anni, si stanno sempre più diffondendo: i pagamenti Contactless hanno raggiunto lo scorso anno i 186 miliardi di euro, con un +45% sul 2021.
Questa tendenza, insieme alla diffusione capillare degli smartphone, permette la nascita di nuovi servizi.
Gli smartphone moderni sono dotati di lettore/trasmettitore NFC e infatti già possono funzionare come carta tramite i portafogli digitali (wallet).
Ma non solo: la capacità di leggere i tag NFC ci permette di utilizzarli per leggere le carte contactless, che si avvalgono della medesima tecnologia.
Sfruttando queste possibilità nasce il SoftPOS: basta scaricare l’app del fornitore del servizio di pagamento sul proprio dispositivo per trasformare il proprio cellulare in un POS.
I vantaggi, rispetto ad un lettore POS tradizionale, sono notevoli:
Le applicazioni Aton della suite .onSales permettono di gestire sia la raccolta ordine (per gli incassi da rete fatti da venditori), che l’e-commerce B2B (per consentire ai clienti business di pagare le fatture direttamente dalla app) che la tentata vendita (per gli operatori di tentata vendita), ad esempio, sono già integrate con alcune app di pagamento: permettono quindi di effettuare l’intero ciclo di vendita tramite lo stesso dispositivo.
Per esempio, tra coloro che beneficeranno maggiormente di queste nuove opportunità, troviamo tutte le categorie di venditori “nomadi” che, come molti nostri clienti, fanno tentata vendita e devono ricevere pagamenti dai clienti.
Questo consente al venditore di collegare i documenti con l’incasso, permettendo poi di avere un rendiconto puntuale e risparmiare nella fase di riconciliazione, e al cliente di saldare la propria posizione per poter ordinare, quando ad esempio ha il risultato bloccato per fuori fido.
Nel momento in cui scrivo il Netcomm forum è in corso: vedremo se ci porterà ulteriori novità in questo campo, in perenne evoluzione!
Ti invitiamo a seguirci per rimanere aggiornato sull’evoluzione dei pagamenti digitali: stiamo infatti avviando alcuni nostri clienti su queste nuove modalità e forme, interessanti per il loro business.