L’ingresso di Amazon in Deliveroo (leggi l’articolo del Sole24ore “Amazon punta su Deliveroo e partecipa all’aumento di capitale”) è un segnale forte delle principali tendenze soprattutto nell’ambito del consumo alimentare.
Come si è già visto, la nascita di nuovi canali di vendita non necessariamente determina la morte degli altri e accade che, almeno in un primo momento si affianchino a quelli esistenti.
Siamo passati da un approccio “multichannel” (strategie diverse per canali di vendita diversi) a un concetto di “omnichannel”, dove la parola d’ordine è “integrare” i vari canali, ma anche questo ormai sembra essere superato. Siamo entrati nell’era no-channel: al consumatore non importa quanti o quali canali vengono messi a sua disposizione, vuole semplicemente vivere le proprie esperienze di acquisto nel canale che in quel momento ritiene più congeniale, avere risposta alle sue domande, risolvere eventuali criticità e chiede che i suoi feedback vengano presi in considerazione.
Non necessariamente in termini economici, ma anche in termini potenziali: avere il contatto con il consumatore significa infatti conoscerne i comportamenti e poter contare sul nuovo vero “oro” del nostro millennio, i dati. Avere le informazioni giuste, infatti, consente di anticipare i bisogni e vendere meglio.
La tecnologia è sempre più un fattore abilitante: l’accesso da canale digitale alle piattaforme di ordine, la facoltà di pagare da app (a volte con wallet prepagati o a soglia come satispay), la possibilità di essere sempre in contatto col consumatore sono le nuove leve competitive per chi vuole vendere un prodotto sul mercato.
Le soluzioni digitali per il B2B prendono ispirazione dal B2C e viceversa: self shopping, click&collect, e-commerce, mobile commerce, vendita al dettaglio, all’ingrosso, consegna e certificazione delle consegne (PoD) formano un continuum tra questi due mondi non poi così tanto distanti tra loro.
L’impegno che ci prendiamo coi nostri clienti è quello di semplificare la vita all’utente, trasformare l’acquisto – e la vendita specularmente – perché sia frictionless, ubiquitous e no-channel.