Il primo giorno di lavoro in una nuova azienda è sempre un mix di entusiasmo, aspettative e piccole incertezze.
Ma cosa significa davvero diventare parte di una realtà come Aton dopo aver frequentato .atonAcademy?
Abbiamo raccolto le esperienze di Ioana, Nicola e Deborah che, dopo aver completato il percorso formativo “User Support Internazionale”, sono entrati ufficialmente in azienda e hanno vissuto i primi 90 giorni da atonpeople.
Nicola racconta di aver vissuto il suo primo giorno con grande positività grazie al calore degli atonpeople, che lo hanno fatto sentire subito a casa. “Rivedere volti che avevo imparato a conoscere durante .atonAcademy ha reso molto più semplice l’ingresso in questo nuovo contesto lavorativo“, spiega, sottolineando come il supporto del team sia stato fondamentale per ambientarsi velocemente.
Deborah e Ioana ricordano con piacere l’attenzione con cui è stato gestito l’inserimento: “Il nostro onboarding era stato organizzato nei minimi dettagli, dall’accoglienza con il kit di benvenuto alla configurazione dei tool di lavoro. È stato un ingresso in azienda strutturato e rassicurante”.
Il percorso di formazione in Aton non è stato solo teorico, ma fortemente pratico e al fianco dei futuri colleghi.
“Sperimentare dal vivo cosa significa lavorare in Aton mi ha dato un quadro molto più chiaro della mia attuale occupazione: in breve, è stata un’esperienza davvero arricchente”, commenta Nicola.
Ioana ha apprezzato particolarmente la dedizione con la quale i maestri d’arte si sono occupati della formazione: “Il momento più significativo è stato concludere .atonAcademy con il progetto in presenza: essere in azienda e interagire di persona ha fatto davvero la differenza”.
Per Deborah, invece, il punto di svolta è stato durante le simulazioni pratiche: “Ci hanno chiesto di calarci nei panni degli atonpeople e trovare soluzioni in scenari reali. Questo esercizio immersivo mi ha permesso di toccare con mano il lavoro e di sentirmi pronta per la mia nuova avventura professionale”.
Sentirsi parte di un’azienda non avviene in un solo istante, ma attraverso tante piccole conferme quotidiane. Nicola ricorda di aver capito di essere un atonpeople quando si è reso conto che, pur essendo ancora in formazione, poteva essere d’aiuto ai colleghi.
Ioana ha vissuto questa sensazione in un momento inaspettato: “Quando mi hanno parlato del Secret Santa e di come si organizzava. Un gesto semplice, ma che mi ha fatto sentire ufficialmente parte del team”.
Ogni nuovo inizio porta con sé delle sfide, e per i nostri atonpeople non è stato diverso. Nicola ha imparato a gestire la comunicazione con i clienti, trovando il giusto equilibrio tra professionalità ed empatia.
Deborah ricorda con un sorriso la sua prima chiamata in lingua, tra momenti di incertezza e qualche scena divertente.
Ioana ha affrontato il timore delle prime chiamate, superandolo con il supporto del team: “All’inizio gestire così tante informazioni sembrava impossibile, ma grazie ai consigli ricevuti è diventato tutto più naturale”.
Se c’è un aspetto che ha colpito tutti, è l’attenzione che Aton dedica alle persone. Ioana sottolinea il valore della flessibilità oraria e della cultura aziendale basata sulla fiducia.
“Cinque anni dopo il Covid non è per niente facile che un’azienda offra un posto di lavoro ibrido, e che questa flessibilità significhi anche e soprattutto poter lavorare per la maggior parte del tempo da casa in Puglia”, ci racconta Deborah.
Nicola evidenzia il clima lavorativo positivo e stimolante.
Dopo questi primi 90 giorni, una cosa è certa: il percorso in Aton non è solo un ingresso nel mondo del lavoro, ma un’esperienza di crescita personale e professionale.
Per questi nuovi atonpeople, l’avventura è appena iniziata, ma abbiamo una bella notizia anche per te: il 18 marzo lanceremo la prossima edizione, ti aspettiamo!
Stay tuned 🚀