L’incontro tra il mondo digitale e i punti vendita fisici
Sono molte le insegne delle GDO che negli ultimi anni stanno investendo in una strategia omnichannel volta ad unire il mondo digitale con quello fisico dei punti vendita per far fronte alle aspettative sempre più alte di noi consumatori.
Realtà come Esselunga, Coop, Pam, Unicomm (Famila, Emisfero, Cash&Carry, ecc ), Iper, solo per citarne alcune, hanno aperto il proprio canale e-commerce con diverse tipologie di servizi, dal click&collect che ti permette di acquistare comodamente da casa e ritirare il prodotto presso un punto vendita a tua scelta, direttamente in cassa oppure in un’area dedicata del parcheggio con la formula “drive, all’home delivery ovvero all’acquisto online e alla consegna della spesa direttamente a casa tua.
Ma cosa succede nel tempo che trascorre tra il nostro invio dell’ordine e il ritiro/ricezione della spesa?
Le aziende della GDO si sono organizzate in modi diversi:
- c’è chi affida l’evasione dell’ordine ad alcuni addetti di negozio, che prelevano i prodotti direttamente dagli scaffali, gli stessi dai quali attingiamo anche noi quando andiamo a fare la spesa. Come potete immaginare è difficile in questo caso avere una giacenza corretta in tempo reale: ecco perché molto spesso, quando facciamo l’ordine online, ci viene chiesto di accettare la scelta di un eventuale prodotto alternativo.
- c’è chi si avvale di dark store, ossia strutture simili in layout ad un supermercato, ma non aperte al pubblico poiché dedicate esclusivamente all’evasione degli ordini e-commerce. Nei dark store gli unici a poter prelevare i prodotti dagli scaffali sono i cosiddetti “runner”: è quindi più semplice tenere sotto controllo le giacenze.
Quella dei dark store sembra essere una tendenza in aumento a livello mondiale: Whole Foods Market, il campione americano del biologico, e Amazon stanno ulteriormente ampliando il concetto di dark store aprendo dei negozi, spesso temporanei, ideati appositamente per il delivery.
Ciò di cui tutti ci siamo resi conto, soprattutto durante l’emergenza Covid-19, è l’importanza di disporre, non solo di una piattaforma e-commerce performante, chiara e semplice, ma anche di un’organizzazione efficiente a livello logistico.
Ecommerce e logistica vanno a braccetto
Oggi le soluzioni possono essere diverse, ma comunque complementari tra loro:
- integrazione tra l’e-commerce e l’app di retail management, che consente a runner/addetti dei punti vendita di effettuare, direttamente da device mobile davanti allo scaffale, il prelievo dei prodotti richiesti on-line dai clienti secondo le logiche del Click&Collect.
In questo modo, grazie ad una completa gestione di tutta la merce in entrata e uscita al magazzino, è possibile garantire la gestione puntuale della giacenza. - adozione, nei dark store, di una Warehouse Management System (WMS) in grado di:- ottimizzare le scorte, gli spazi, i percorsi di prelievo
– garantire la tracciabilità e la rintracciabilità di prodotti
– aumentare l’efficienza e la produttività degli operatori a prescindere dall’esperienza: semplificare il loro lavoro, monitorare costantemente l’andamento delle operazioni, gestire i picchi di lavoro in modo snello e reattivo
– sfruttare al meglio lo spazio per avere sempre a disposizione i prodotti più richiesti, evitarne l’obsolescenza, programmare in maniera più funzionale gli approvvigionamenti. - sistemi di voice picking che consentono di gestire decine di ordini in parallelo massimizzando le «percorrenze» e le «prese»