Se sei un appassionato di questa tecnologia o te ne stai interessando per la tua azienda con lo scopo di ottimizzare i processi interni allora sicuramente ti sarai imbattuto in queste settimane nell’ultimo report di IDTechEx Research “RFID Forecasts, Players and Opportunities 2018-2028″.
Il report prevede il raggiungimento, per il 2018, di un business RFID totale del valore di $ 11 miliardi, oltre ad una significativa crescita degli articoli etichettati in ambito fashion ma non solo: quest’anno IATA ha annunciato che sta sviluppando uno standard RFID per il tagging dei bagagli con l’obiettivo di implementare la tecnologia RFID nel 2020.
Sempre più aziende si stanno avvicinando a tale tecnologia: come e perché utilizzarla?
Alla domanda “perché un’azienda dovrebbe adottare l’RFID?” abbiamo già risposto identificando le 3 caratteristiche dell’RFID che fanno la differenza rispetto ad una tradizionale identificazione via lettura barcode o identificazione “a vista”. Oggi, grazie ad un video tutorial, speriamo di rendere chiaro ai vostri occhi il funzionamento RFID e le sue possibili applicazioni.
Ci sono diverse tipologie di RFID (HF/NFC/UHF passivo/attivo) ed ognuna di queste ha caratteristiche diverse che le rendono adatte ad impieghi diversi. Se pensiamo ai pagamenti contactless subito ci viene in mente l’NFC ma se parliamo di tracciabilità, ottimizzazione logistica è indubbiamente l’RFID UHF passivo a fare da protagonista.
È proprio in questo ultimo scenario, considerata anche la nostra esperienza al fianco di realtà come Poltrona Frau, Peuterey, Valcambi, Banca d’Italia e Coster che abbiamo deciso di concentrarci.