Come evidenziato in questi giorni dall’Osservatorio Stocard, l’applicazione wallet che consente di digitalizzare le carte fedeltà nel proprio smartphone, i negozi fisici stanno riprendendo terreno anche nella loro accezione di store tradizionale.
Dall’analisi del comportamento di acquisto di oltre 8,5 milioni di utenti della app, nell’ultima settimana di agosto si è registrato un progressivo aumento delle spese nei negozi di articoli sportivi (+12%), di arredamento e oggettistica per la casa (+9%) e di bricolage (+2%) rispetto a febbraio, prima dell’emergenza sanitaria.
Anche punti vendita di settori come fashion, prodotti per animali, articoli per l’infanzia e per la pulizia della casa stanno tornando a volumi di vendite vicini ai livelli pre-pandemia.
Come mantenere questo trend e rimanere attrattivi per i consumatori del 2021? Come si stanno organizzando, anche a livello tecnologico, i retail specializzati?
Ecco alcuni temi chiave su cui riflettere, anche alla luce di questo anomalo 2020:
Lo scenario che si prefigura porta sempre più all’integrazione tra fisico e digitale: la scelta di recarsi in negozio sarà un’alternativa e non più una necessità. Questo significa che potrà essere il luogo in cui ritirare gli articoli scelti online (click&collect), ma anche il posto in cui fruire di un’esperienza diversa che arricchisce il consumatore, diventando ad esempio uno spazio didattico in cui si possono frequentare corsi per approfondire temi di interesse, dalla cucina al fai da te alla cura delle piante o degli animali domestici.