Siamo a fine anno, momento in cui ci si guarda indietro e si ripensa a cosa abbiamo realizzato ma soprattutto si immagina il percorsa che ancora ci attende, e quale miglior occasione del Natalon?
Un evento unico nel suo genere quello che abbiamo vissuto lo scorso venerdì nella suggestiva cornice verde della “Serra” all’interno del Campus H-Farm, realizzato anche grazie alla collaborazione dei nostri partner Zebra Technologies e Soti, che ringraziamo. Una serata informale aperta a tutto l’ecosistema Aton, dagli atonpeople ai clienti ai partner per fare squadra e mostrarci così come siamo, con la nostra passione, determinazione, voglia di migliorarci sempre e di festeggiare i risultati raggiunti.
Il cuore della festa è stata la condivisione di storie, progetti e visioni uniti dalle 3 P della sostenibilità, People, Planet e Prosperity, anche grazie al contributo del nostro amico Sebastiano Zanolli, Manager e Autore con focus sulla motivazione e collaborazione in azienda.
Hanno aperto la serata due partecipanti all’.AtonAcademy, Marco e Egle, insieme a Roberto, il nostro esperto e “Maestro d’Arte” SQL, che con emozione hanno raccontato questi due mesi trascorsi tra formazione, certificazioni online ed esperienza pratica. Se vuoi saperne di più di questo percorso aperto a tutti e lanciato lo scorso ottobre ti consiglio di leggere questo articolo: “La Bottega SQL di .AtonAcademy“.
Hanno poi raccontato dove siamo in questo 2023, ma soprattutto dove vogliamo andare nel prossimo triennio, Tania, la nostra CFO e Responsabile di Impatto, insieme a Piero, alla guida del Team Factory, e Marco, responsabile del team Business Continuity.
Il fatturato del Gruppo a fine novembre ha raggiunto i 20 milioni di euro con una crescita tra il 7% e l’8%, un risultato non in linea con le aspettative come avevamo già visto ad inizio anno, ma positivo se consideriamo il panorama economico in cui operiamo. Molti gli investimenti fatti, dalla creazione della nuova piattaforma applicativa di Aton .one, suite unificata che risponde alle esigenze di business legate a vendite, operazioni di negozio, tracciabilità, al potenziamento del team di Business Continuity per un migliore servizio ai clienti, anche grazie a nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale (Stay tuned 😉). Grazie a questi investimenti, e soprattutto al contributo di ognuno di noi, puntiamo a raggiungere quota 50 milioni di euro di fatturato nei prossimi tre anni.
Nell’ultimo panel della serata, grazie alla testimonianza di Federica, alla guida del team Front End di Aton e di Federico Stefani di Vaia, sono emersi temi quali collaborazione inter-generazionale, fiducia e causatività. La causatività è per noi la forma mentis migliore che ogni persona ha per contribuire in modo incisivo al conseguimento degli obiettivi comuni, ottenendo insieme una gratificazione personale.
Credetemi, non li abbiamo scelti solo per il nome: c’è molto in comune tra le esperienze raccontate da Federica di Aton e da Federico di Vaia.
Federica ci ha portato dentro le dinamiche di un team di sviluppo e ci ha fatto capire, con esempi concreti, come ogni singolo componente della squadra possa contribuire, lavorando bene e meglio (work-life balance), al raggiungimento di un risultato che è molto di più della somma delle singole parti (1+1=3) e come alle volte le soluzioni più innovative nascano da errori o situazioni difficili.
È proprio da una catastrofe come quella di Vaia, che ha colpito le nostre Dolomiti tra ottobre e novembre 2018, che Federico, insieme ad altri due soci, ha deciso di cambiare vita e fondare una start up, Vaia, che crea ogni giorno un business sostenibile basato sulla valorizzazione del territorio, delle comunità locali e delle persone, nel rispetto della natura. Il Vaia Cube è l’amplificatore di questa missione e della convinzione che dietro ad ogni problema c’è un’opportunità: dobbiamo cercarla sempre con fiducia.
Vuoi respirare l’atmosfera del Natalon 2023? Goditi il reportage!