Come abbiamo anticipato nel nostro ultimo articolo, “Blockchain: i veri vantaggi cominciano a vedersi”, uno degli ambiti in cui l’applicazione della blockchain potrebbe essere più vantaggiosa è quello della tracciabilità alimentare.
In un mondo in cui il cibo non ha letteralmente più confini ed il consumatore è sempre più attento ed esigente nell’informarsi, i sistemi tradizionali basati su database condivisi e lunghi passaggi di dati da chi genera a chi registra effettivamente il dato cominciano ad essere inadeguati. Tutti i passaggi che si verificano all’interno della filiera, infatti, avvengono troppo spesso manualmente, e nessuno certifica che siano veramente riportati con tempestività e puntualità. Le varie certificazioni vengono inoltre rilasciate in mano al produttore o al distributore, lasciando spazio a frodi e raggiri.
Proprio qui la blockchain può fare la differenza: un’entità super partes, in cui ognuno può registrare i dati del proprio “pezzo di filiera” in modo dimostrabile senza passare per le mani altrui, ed assumendosi la responsabilità del proprio operato, e null’altro. La blockchain unisce questi “pezzi” e ricostruisce una filiera vera, certificata e coerente, e la rende semplicemente disponibile a chiunque, compreso il consumatore finale.
IoT e RFID assumono in questo contesto un ruolo fondamentale sgravando l’operatore umano dalla responsabilità della tracciatura.
Ecco quindi che le movimentazioni sono tempestivamente segnalate e disponibili, riducendo ritardi e sprechi; la catena del freddo nel trasporto può essere tracciata con precisione; le certificazioni sono allegate direttamente dal certificatore; e il punto vendita garantisce la freschezza del prodotto con maggiore sicurezza ed efficienza, perché diventa tutto più chiaro. Tutti gli attori sono invogliati fortemente a partecipare, proprio perché è conveniente!
Questo è ovviamente solo un esempio, ma ha davvero il potenziale per ridurre pesantemente costi anche ambientali di trasporto e sprechi nei punti vendita, e per rendere più consapevole il consumatore. E si può così innestare un circolo virtuoso che potrebbe rivoluzionare la vita di tutti i giorni della maggior parte delle persone del pianeta.
Insomma, di blockchain e di applicazioni se ne sente parlare da molto; ma finora con pochi risultati concreti. Qualcosa però si comincia a muovere, e ovviamente lo seguiremo molto, molto da vicino!