L’emergenza sanitaria ha fatto emergere nuovi bisogni, nuove abitudini di consumo. Se durante il lock-down il consumatore prediligeva l’online ora sta ritornando piano piano nel negozio fisico ma con delle aspettative diverse. Sicuramente si aspetta un’esperienza di acquisto fluida tra i due diversi canali, si aspetta di trovare a scaffale ciò di cui ha bisogno ed è abituato ad acquistare oltre ad un’adozione sempre maggiore di tecnologie digitali da parte dei retailer, per migliorare e potenziare la sua esperienza in store, fino a renderlo un “perfect store”.
Ecco che torna quanto mai attuale l’idea di “Perfect Store” o negozio perfetto sviluppata all’inizio degli anni 2000 in diverse grandi aziende del mondo CPG e resa popolare da Unilever e Bain. Essa racchiude in se la realizzazione di un’esperienza d’acquisto ideale, ma realizzabile, che massimizza le opportunità di vendita del brand.
Per fare ciò è necessario:
Sono proprio la definizione degli obiettivi e il monitoraggio dei risultati a giocare un ruolo fondamentale: il Perfect Store infatti è un concetto orientato alla performance.
Il successo del “Perfect Store” è frutto della sinergia tra aziende del CPG e retailer. Le tecnologie digitali vengono in aiuto alle prime con soluzioni di CRM, merchandising e vendite per avere sempre tutto sotto controllo e mettere in atto strategie di vendita efficaci, alle seconde con soluzioni di retail management che consentono di ottimizzare le operazioni di negozio ed evitare l’out of stock.