Condividi
x
Condividi
x

Strumenti e risorse per una Transizione 4.0

02/08/2021
veronica-olivi-brand-ambassador-img
Veronica Olivi
Client Manager
#SustainableInnovation
Prosperity
Categorie

Transizione 4.0

Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito ad una rapida trasformazione delle politiche industriali del nostro Paese, oltre che a livello concreto con strumenti specifici per le imprese, anche a livello linguistico e concettuale.

Nel 2018 si parlava di Piano Nazionale Industria 4.0, per poi essere ridefinito come Piano Nazionale Impresa 4.0 l’anno successivo. Questo passaggio, in termini lessicali, è avvenuto per dare maggiore valore al concetto di “essere un’impresa 4.0” che volesse cogliere le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale. Ad oggi, siamo di fronte ad un nuovo importante concetto: una Transizione 4.0.

Il Piano Nazionale Transizione 4.0 è il primo mattone su cui si fonda il Recovery Fund italiano” afferma il Ministero dello Sviluppo Economico, il quale ha sottolineato come le nuove misure siano fondamentali per la ripresa dell’economia nel periodo di post pandemia, verso importanti cambiamenti in termini di innovazione, inclusione, sostenibilità e digitalizzazione.

Ma in che modo la ripresa è imprescindibilmente legata ad una maggiore necessità di digitalizzazione?

Abbiamo sperimentato sulla nostra pelle come il digitale sia risultato fondamentale nel periodo di lockdown e come tutti i settori abbiano dovuto conformarsi, adottando soluzioni digitali di gestione, di comunicazione e di manutenzione da remoto.

Gli obiettivi del Piano Transizione 4.0

Per questo motivo l’obiettivo del Piano Transizione 4.0 sarà quello di aumentare l’interconnessione degli attori della società (imprese ed enti pubblici) creando una visione di network e un sistema di filiera per supportare le PMI ad investimenti significativi sia in beni materiali che immateriali e formazione.

In particolare, sono stati individuati 3 obiettivi nel decreto attuativo del Piano, per valorizzare l’ecosistema e supportare le imprese; questi obiettivi possono essere identificati in:

  • una digitalizzazione delle interazioni tra i diversi operatori di filiere;
  • soluzioni specifiche di blockchain;
  • utilizzo di prodotti come servizi.

Per raggiungere tali risultati nei prossimi anni (periodo 2020 – 2023) saranno dunque stimolati gli investimenti, mettendo a disposizione delle imprese degli strumenti finanziari che diano respiro, potenziando le aliquote di detrazione e anticipandone i tempi di fruizione.

Il credito d’imposta per gli investimenti in beni materiali e immateriali, che copre oltre alle spese in ricerca e sviluppo anche l’innovazione tecnologica e formazione 4.0 rappresenta uno degli strumenti principali. In generale, si è assistito ad una maggiorazione dei tetti delle aliquote che passano dal 6% dello scorso anno ad un incremento dal 15% fino al 20% per investimenti in beni immateriali 4.0 (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni connesse ad investimenti materiali) effettuati nel 2021 e nei prossimi due anni.

Per spese che riguardano beni materiali 4.0 (macchinari, strumenti, apparecchiature) il coefficiente del credito d’imposta sarà del 50% se l’investimento sarà inferiore a 2,5 milioni di euro e effettuato nel 2021.

Tra le novità del piano, si è posto maggiore attenzione al tema green e digitale, incrementando l’aliquota dal 10% al 15% e il massimale da 1,5 a 2 milioni.
Il concetto di sostenibilità ambientale si lega alla digitalizzazione da diversi punti di vista: riguarda il miglioramento dei processi all’interno di una azienda sia nel passaggio delle informazioni sia nella gestione dei dati, ma riguarda anche la sostituzione dei documenti cartacei (paperless) che a sua volta comporta un minor spreco di risorse, minore rimanenza nei magazzini e una minimizzazione degli spostamenti non necessari (e quindi meno inquinamento).

È verso questa prospettiva futura che l’Unione Europea sta continuando a camminare, chiedendo agli enti governativi nazionali e regionali, ma anche alle aziende più virtuose, di farsi portavoce dei benefici nel passaggio ad un sistema più digitalizzato e green.

Cosa si propone di fare Aton

Il ruolo di Aton, come importante player IT a supporto di aziende di diversi settori, è identificativo anche nella consulenza verso gli investimenti più intelligenti per adeguarsi alle necessità del mercato ma anche alle priorità digitali e sostenibili. È necessario rendersi portavoce di questa trasformazione, anzi transizione, verso una ripresa economica che si auspica possa portare maggiore consapevolezza nell’importanza di ottimizzare i processi e di utilizzare la “cassetta degli attrezzi” finanziari in modo più intelligente e sostenibile.

ATONEWS
Le persone al centro
Fashion Retail: come combattere l'out-of-stock nei negozi - Aton
Fashion · Retail Management·Sell-out
Cristiano Negri
Fashion Retail: come combattere l’out-of-stock nei negozi
10/10/2024
Approfondisci
Tracciabilità: il segreto del successo di molti brand - Aton
RFID·Sales·Tech
Giovanni Bonamigo
Tracciabilità: il segreto del successo di molti Brand
04/10/2024
Approfondisci
Report di Valutazione di Impatto 2023_Aton
People·Planet·Prosperity
Anna Manfè
.People: misuriamo il nostro impatto per uno sviluppo sostenibile
26/09/2024
Approfondisci
Paris Retail Week 2024_Aton
Retail · Retail Management·Tech
Cristiano Negri
Paris Retail Week 2024
25/09/2024
Approfondisci
Equity, Diversity and Inclusion_Aton
People
Stefano Negroni
La diversità è un valore: parliamo di Equity Diversity and Inclusion
20/09/2024
Approfondisci
Distribuzione di gasolio per il riscaldamento domestico - Aton
Energy · Sales
Alessandro Landi
Distribuzione di gasolio per il riscaldamento domestico: un viaggio lungo la filiera
16/09/2024
Approfondisci
CASE STUDY
Ecco alcune delle nostre esperienze
Leggi
caffè-vergnano-case-study-aton-img

Caffè Vergnano

Food & Consumer Goods
Oggi Caffè Vergnano è presente sul territorio in 19 regioni con oltre 4.500 clienti Ho.Re.Ca e nel mondo con più di 70 locali in 19 paesi.
Approfondisci
Leggi
unicomm-banner-img

Unicomm

Retail Vendite Omnichannel
Nel corso dei suoi quasi 70 anni di storia Unicomm è cresciuto fino ad essere presente oggi in 7 regioni e 32 province italiane. Con oltre 1500…
Approfondisci
Leggi
shv-energy-case-study-img

SHV Energy

Energy
In una sola web console l’azienda registra i dati, gestisce gli ordini, pianifica i rifornimenti, la manutenzione e si assicura che tutte queste operazioni vengano riportate in modo immediato e automatico nel gestionale.
Approfondisci
Leggi
gruppo-poli-banner-img

Gruppo Poli

Retail Vendite Omnichannel
Poli ha unito tradizione e innovazione nel proprio modo di fare impresa ponendo particolare attenzione ai collaboratori, ai clienti e al territorio. In Aton, ha trovato un partner con…
Approfondisci
Leggi
cattel-banner-img

Cattel

Food & Consumer Goods Vendite Omnichannel
Cattel S.p.a, azienda leader nel Nord d’Italia nella distribuzione di prodotti alimentari nel canale Ho.Re.Ca ha profondamente trasformato la raccolta ordini adottando la soluzione .onSales B2B di Aton.
Approfondisci
Leggi
Despar-Case-banner-img

Despar

Retail Vendite Omnichannel
Tutte le operazioni di negozio gestite in palmo di mano per gli oltre 600 punti vendita Despar, Eurospar e Interspar
Approfondisci