La passione per l’innovazione non si ferma mai…neanche di sabato.
Diario di bordo di 3 atonpeople al SQL Saturday che si è tenuto a Parma il 24 novembre.
È famosa la frase di Confucio “Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua”. Ed è pure inflazionata. Ma è con questo spirito che Alberto, Claudio ed io, ci siamo svegliati all’alba di un sabato mattina per andare a Parma e partecipare ad un SQL Saturday.
Ma cos’è un SQL Saturday? Il nome suggerisce che sia qualcosa che si fa di sabato. E che con questo qualcosa c’entra SQL (qualsiasi cosa sia SQL).
Con SQL si intende SQL Server, il DBMS di Microsoft. Si tratta, quindi, di un intero sabato in cui 24 tra i migliori esperti di SQL Server, nazionali e internazionali, tengono altrettante tracce di approfondimento sul prodotto che amano. SQL Server appunto.
Il livello tecnico è talmente alto che Andrea Benedetti, Technical Evangelism Director di Microsoft Italia, ha aperto la giornata. In una veloce Keynote ha parlato delle novità che Microsoft ha in serbo per il 2019, come l’introduzione del Batch mode per il Rowstore e il progressivo allineamento tra SQL Server su Linux e su Windows.
Ma quello che ha mandato in visibilio tutti i partecipanti è stata l’introduzione del messaggio di errore in caso di data truncation che effettivamente indica quale riga è stata troncata.
Per chi lavora con questo strumento significa molti, molti mal di testa in meno. Omaggiato con un lungo applauso, Andrea ha lasciato poi spazio alle varie sessioni tenute dai professionisti.
BI, Cloud, Database administration & development, New technologies, DevOps, Data science, sono solo alcuni degli argomenti trattati durante una giornata in cui si può spaziare da tracce pensate per introdurre i profani a una determinata tecnologia, fino a sessioni avanzate per illuminare gli anfratti più bui di SQL Server. È fantastico!
Quasi tutti gli speaker sono Microsoft Most Valuable Professional o Certified Trainers e lavorano tutto il giorno e tutti i giorni con SQL Server, ne conoscono tutte le sfaccettature e ne sono profondamente appassionati.
Siamo tornati a casa con una rinnovata conoscenza del Transaction Log (quello che, se gestito male, si riempie e manda in errore tutto quanto), siamo andati ad analizzare in profondità come funziona il Query Optimizer e abbiamo capito come funzionano gli availability groups, per avere un SQL Server sempre pronto a soddisfare la nostra fame di informazione. Inutile dire che abbiamo già un po’ di macchine virtuali pronte per provare tutte queste belle cose nuove.
Il prossimo appuntamento sarà il 23 febbraio 2019 all’Università di Pordenone. Imperdibile.