Oggi siamo il bersaglio di innumerevoli messaggi che ci “consigliano” acquisti di beni o servizi che non avremmo mai acquistato se non ci fossero stati messi sotto il naso, creando in noi un nuovo bisogno o risvegliandone uno di latente. Alcuni esempi* concreti:
(*) Source: VentureBeat.com Dietro a questi suggerimenti mirati ci sono dei sistemi che possono essere assai complessi: i recommender systems. Questi sistemi hanno i seguenti obiettivi:
Ma soprattutto, riuscire a far acquistare ciò che si vuole vendere maggiormente. Da un punto di vista più tecnico, il problema che affronta unrecommendation engine è quello di sviluppare un modello matematico o una funzione “obiettivo” che possa prevedere quanto un utente vorrà un prodotto o servizio. Per ogni utente “u”, serve scegliere l’elemento “i” che massimizza la funzione “obiettivo”. Esistono diverse tipologie di recommendation:
E’ qui che entra in gioco l’intelligenza artificiale: i recommender system che sfruttano l’intelligenza artificiale sono nati con l’obiettivo di consigliare ad un utente oggetti che non ha mai acquistato prima!
La similarità tra utenti può essere calcolata in diversi modi:
Come è possibile capire se un recommender system funziona bene?
Ecco alcune metriche di valutazione:
Detto questo non possiamo non considerare il fatto che i recommender system hanno un potenziale enorme nel supportare le vendite omnicanale anticipando i bisogni dei clienti.