L’Osservatorio Fatturazione Elettronica & E-Commerce B2B del Politecnico di Milano afferma che oltre la metà delle grandi imprese e il 26% delle PMI utilizza già strumenti di e-commerce B2B.
Lo scorso anno il team Granarolo e Zero4 ha vinto il premio innovazione a SMAU presentando la propria piattaforma omnichannel dove più canali di vendita coesistono e il B2B viene servito con una sezione dedicata che va dalla gestione/archiviazione delle fatture sempre disponibili al cliente all’ e-commerce dedicato.
Il Gruppo Dac ad aprile di quest’anno ha messo disponibile su Googleplay ed AppleStore l’applicazione di vendita per il mondo Ho.re.ca. e Normal Trade.C’è chi poi come Gruppo Gottardo (insegne Tigotà) tramite l’e-commerce completa la sua presenza fisica (più di 500 punti vendita) con quella virtuale consentendo ai clienti di accedere alle offerte loro dedicate in qualsiasi momento e luogo.
Grazie ad una password il cliente potrà accedere a un’area riservata, dove troverà prezzi e offerte personalizzati, inserire i prodotti che intende acquistare nel suo carrello ed inviare l’ordine o aggiungerli ad una wish list che condividerà con l’agente a cui solitamente fa l’ordine.
In qualsiasi ora del giorno e della notte, in qualsiasi luogo, il cliente utilizzando uno smartphone o un tablet può consultare il catalogo prodotti, visualizzare tutte le informazioni che lo riguardano dagli ordini in essere (da tutti i canali di vendita) ed il loro stato (processati o in evasione), accedere al dettaglio di ogni ordine ed eseguire il riordino degli stessi prodotti.
Il cliente può inoltre vedere quali ordini sono stati già pagati e quali no e le condizioni di pagamento a lui riservate.
In caso di necessità potrà entrare in contatto direttamente il riferimento commerciale che lo conosce e lo segue nel canale “fisico”.
Gli ordini diventano pressoché automatici: grazie ad una funzionalità dedicata è possibile visualizzare i prodotti acquistati più spesso e procedere con il riordino alle condizioni commerciali prestabilite. Un’esperienza di acquisto facile, veloce e “confortevole” che porta il consumatore ad effettuare anche ordini non valorizzati, ovvero senza vedere espressamente indicato l’importo. Per molte aziende con le quale collaboriamo, infatti, il numero di ordini non valorizzati è di molto superiore agli ordini valorizzati: questo dimostra come un e-commerce B2B accuratamente sviluppato contribuisca alla fidelizzazione del cliente.
In conclusione, la vendita on-line ormai rappresenta un canale che completa la vendita fisica e non averla significa perdere quote di mercato o lasciare il fianco scoperto ad altri operatori che ne hanno già compreso l’importanza strategica.
E la tua azienda ha un e-commerce B2B?
Cosa ti frena nell’ adottarlo come canale di vendita?