Pormi delle domande è il mio sport preferito e spesso mi chiedo quali iniziative scegliere per aiutare Aton a crescere, nel mare magno di un numero infinito di proposte sempre più interessanti, originali, professionali
Nel precedente articolo ho parlato dell’esperienza in corso con Elite/Borsa Italiana relativa all’accesso al mercato del capitale finanziario, ma non c’è solo questo nei nostri piani
Pensando allo sviluppo dell’altro fondamentale capitale, quello umano, l’anno scorso ci siamo fissati il grande obiettivo di fare in modo che gli atonpeople lavorino con la stessa spontaneità, motivazione e soddisfazione di quando si trovano a casa loro, in famiglia. La flessibilità dello Smartworking è importante ma ovviamente non può bastare
Non ci piace che le persone vadano al lavoro vestendo una maschera e avendo la sensazione di andare alla guerra. Vogliamo fare in modo che possano essere più possibile sé stesse: sentirsi a proprio agio in un ambiente sereno e costruttivo, poter lavorare in gruppo insieme ai colleghi in piena fiducia reciproca, vivere con passione, senso di appartenenza, concentrazione ed efficienza la propria professionalità
Mission impossible? No
Obiettivo sfidante? Si, ma non irraggiungibile
Dopo tanto tempo dedicato a prestare particolare attenzione alle persone, alla qualità dell’ambiente di lavoro, all’eccellenza professionale, l’anno scorso abbiamo deciso di mettere alla prova i risultati ottenuti facendoci valutare da un occhio esperto esterno
La scelta è andata su Great Place to Work (GPTW), la più grande organizzazione mondiale che si occupa di misurare e contribuire allo sviluppo della soddisfazione delle persone al lavoro
Con somma curiosità ci siamo messi nelle mani di questa struttura, sottoponendoci al loro percorso di valutazione composto da un rodato insieme di interviste, sondaggi, raccolta di info e di sensazioni
Il risultato è stato eccellente
E’ stato bello vedere la nostra “creatura” entrare già all’esordio nel rango delle migliori cinquanta aziende italiane, insieme a molte filiali di super multinazionali e ad alcune eccellenze di casa nostra
Con questa esperienza abbiamo acquisito una grande quantità di spunti di valore su cui riflettere per impostare ulteriori azioni di miglioramento
A esempio è stato molto interessante il confronto dei nostri indici con i benchmark di riferimento nazionale, locale, di settore. Ci hanno consentito di capire che il mondo fuori è molto diversificato e di individuare alcune “Best Practice” interessanti da applicare anche da noi
Alcune domande della Survey ci sono sembrate molto familiari, per esempio:
“Qui le persone festeggiano gli eventi speciali” con risposta affermativa in Aton al 97%, rispetto al 73% della media delle aziende del territorio… a far festa siamo pressochè imbattibili e ne sono particolarmente orgoglioso!
“I responsabili hanno fiducia che le persone facciano bene il loro lavoro” con 90% ok rispetto al 69% del benchmark
“Si può contare sulla collaborazione delle persone” con 86% ok rispetto al 59% del benchmark
I principali elementi migliorabili emersi sono tipiche tematiche da curare giorno per giorno in un’azienda che opera sviluppando soprattutto progetti complessi e innovativi: la gestione dei picchi di lavoro, la comunicazione organizzativa, il riconoscimento dei meriti
Avendo chiara la strada che ancora dobbiamo percorrere abbiamo deciso di rinnovare l’esperienza anche nel 2019 e insieme ai consulenti di GPTW abbiamo individuato le migliori azioni per conseguire un ulteriore passo avanti nella qualità dell’ambiente di lavoro Aton
Tra i vari interventi in questi primi sei mesi dell’anno sono stati avviati dei Focus Group sull’efficienza organizzativa a cui sono state invitate tutte le persone, ottenendo la positiva partecipazione di ben ventinove volontari. Sono stati organizzati tre diversi team che hanno prodotto una serie di spunti assai interessanti che contribuiranno alla definizione del piano triennale di miglioramento 2019/2022
GPTW e inizieremo ad analizzare anche il trend evolutivo. Aton cambia e come Darwin ci ha insegnato la capacità di adattamento e cambiamento è la più importante delle risorse vitali di un organismo. Questo principio vale ancor più per le organizzazioni di persone
Leggendo l’articolo avrete intuito la mia risposta alla domanda posta nel titolo. Considero i soldi come l’aria. Non si può vivere senza, ma non si può nemmeno vivere solo per respirare. La finanza a mio avviso serve per sostenere le esigenze e per investire, non è un fine ma un mezzo
Prossimamente pubblicherò mie riflessioni su temi correlati, analizzando alcuni moderni modelli organizzativi basati sulla Self Organization che mettono al centro lo sviluppo della realizzazione personale nel lavoro attraverso l’autonomia, la partecipazione, il senso di responsabilità
NB: Sono molto interessato alle opinioni degli apprezzatissimi lettori che avranno il piacere di scrivere dei commenti, pronto anche a confrontarmi su eventuali temi proposti riguardanti il “Fare impresa” in Italia, soprattutto nella Industry dell’Information Technology a cui Aton appartiene