L’industria dei gas tecnici, speciali e medicinali ha un giro d’affari di circa 2,4 miliardi di euro all’anno solo in Italia, secondo i dati riportati da Assogastecnici Federchimica.
La produzione è rappresentata principalmente da ossigeno, azoto, argon, elio e gas rari, anche se, in questo periodo di emergenza sanitaria, l’impegno maggiore è rivolto all’ossigeno medicale per far fronte ad una richiesta che in alcune zone è aumentata fino a cinque volte.
Se in condizioni normali erano oltre un milione le bombole di ossigeno in circolazione ogni anno fra ospedali, strutture sanitarie, farmacie e pazienti a domicilio, oggi sono molte di più e tracciare ogni loro movimentazione diventa estremamente necessario.
Grazie all’RFID ogni singola bombola viene identificata in maniera univoca e tracciata lungo tutto il suo ciclo di vita: da quando viene riempita ed associata ad una richiesta di un ospedale o di una struttura sanitaria, a quando viene consegnata al paziente presso il suo domicilio o all’ospedale, fino al rientro in sede e ancora in tutte le fasi all’interno dello stabilimento produttivo.
È il codice univoco di ogni tag RFID a creare una sorta di carta l’identità per ciascuna bombola, con tutte le informazioni necessarie come, ad esempio, la sua ultima posizione, utile per una sua più veloce rintracciabilità o la scadenza della manutenzione, utile in termini di sicurezza. Il sistema RFID viene ulteriormente in soccorso grazie alla generazione automatica di alert che aiutano l’azienda nell’adempimento degli obblighi e delle attività.
Per mezzo di dispositivi di lettura mobile o sistemi di lettura fissi, viene registrato ogni singolo cambio di stato: ricevuto, in riempimento, in manutenzione, consegnato.
Il tempestivo aggiornamento delle informazioni consente alle aziende di avere un monitoraggio più accurato e puntuale dei propri asset con un risparmio economico dovuto in gran parte alla riduzione del numero di contenitori persi e al loro conseguente maggior utilizzo.
Dall’esperienza vissuta accanto ad importanti player di questo settore abbiamo potuto toccare con mano i benefici che la tecnologia RFID può portare in termini di efficienza del processo di identificazione e tracciabilità delle bombole.
A differenza del barcode, un tag RFID non ha bisogno di essere visto per essere letto, ma è l’applicazione software che governa il processo di identificazione e gli eventi che devono essere scatenati a valle; i dispositivi di lettura inoltre possono identificare continuamente, nel giro di pochi secondi, un numero elevato di oggetti (lettura massiva).
Il risultato? Velocizzare notevolmente le operazioni di lettura e ridurre le possibilità di errore.
L’industria dei gas tecnici e medicali si misura ogni giorno con la sicurezza e la salute: è richiesta quindi la massima precisione e attenzione in ogni fase del processo di produzione e distribuzione. In questo settore una tecnologia come l’RFID può diventare davvero un valido alleato.